Il Pugilatore a riposo

Il Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo, in Largo di Villa Peretti, a Roma, a due passi dalla stazione Termini, è un museo che contiene opere straordinarie ma questa non è una notizia, tutti conoscono la qualità e la quantità di capolavori artistici presenti nei siti museali italiani.

Oggi parliamo espressamente del Pugilatore.

La statua in bronzo fu rinvenuta sulle pendici occidentali del Quirinale, nel giardino dell’ex convento di S. Silvestro al Quirinale, nel mese di marzo del 1885 ad appena un mese dal ritrovamento nel medesimo sito del Principe ellenistico, seppelliti non si sa quando e perché tra le fondamenta di un edificio di epoca romana che li ha custoditi per due millenni.

Il pugilatore, e non vi sono dubbi sulla professione grazie alle fasce di protezione e ai guanti che gli avvolgono le mani e gli avambracci, è seduto, sicuramente ha appena finito di combattere, anche questo è facile capirlo dall’atteggiamento forse solo esausto o forse sconfitto, dalle ferite al volto che stillano ancora sangue, la schiena possente curva in avanti, le braccia appoggiate alle cosce, le mani che sembrano continuare a dare pugni.

La forza che emana da lui è tangibile, il corpo è modellato magistralmente con fasci di muscoli che guizzano anche a riposo.

La tecnica è quella della fusione cava a cera persa, il procedimento permetteva di creare anche opere di grandi dimensioni. Sono stati impiegati rame, stagno e piombo, le parti delle statue fuse separatamente e poi saldate insieme. Per le labbra, i capezzoli, il sangue e le ferite come per le stringhe dei guanti è stato utilizzato il rame. L’ematoma sotto l’occhio destro è stato ottenuto modificando la percentuale di metalli e cambiando, così, il colore della lega. Purtroppo non sono stati rinvenuti gli occhi probabilmente in avorio, pietre due o pasta vitrea.

Comunque, conoscere i particolari della lavorazione ti aiutano a capire la maestria dell’artista ma per innamorarti del pugile basta entrare al museo, cercarlo tra le sale e poi restare lì ad ammirarlo.