Giordano Bruno – la morte di un visionario

Oggi a Roma, in Piazza Campo de’ Fiori si è tenuta l’annuale commemorazione del filosofo e martire del libero pensiero Giordano Bruno, morto sul rogo proprio 422 anni fa’, il 17 febbraio 1600.
La manifestazione è promossa dalla Prof.ssa Maria Mantello, presidente nazionale dell’Associazione Libero Pensiero, ma vi aderiscono diverse realtà di liberi pensatori.
L’importanza di questi eventi risiede nel fatto che con la presenza di intellettuali e di persone comuni, con la loro visibilità e sensibilità, testimonia la perseveranza e la continuità dei principi di libertà, di democrazia e tolleranza.
Oltre alla Banda dei Vigili Urbani, che con grande afflato ha intonato l’Inno di Mameli, è intervenuta Erica Battaglia Presidente della Commissione VI del Comune di Roma Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro. Giordano Bruno è stato l’antesignano di quella corrente filosofica, che ha aperto la via alla libertà di pensiero, aderendo e promovendo le scienze, liberandole dalle pastoie del credo aristotelico fino ad allora condizionante, unitamente al rigido potere della chiesa anche su temi non religiosi. Il sistema copernicano e la visione universale di Giordano Bruno sono una pietra miliare della modernità e del futuro dell’uomo. PG

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