Una cartolina da… Torino

La città di Torino è indissolubilmente legata, nell'immaginario collettivo, alla fabbrica di automobili che ha portato l'auto letteralmente nelle case o almeno nei garage di ogni famiglia italiana.

FIAT "Balilla" davanti al Duomo

In realtà Torino è ben più di questo.

Proviamo a conoscerla meglio ripercorrendo a ritroso un po' dell'arte e della storia di questa città incredibile partendo dal futuro più prossimo.

Nel mese di maggio 2022, da martedì 10 a sabato 14, il capoluogo piemontese avrà l'onore di ospitare presso il PalaOlimpico  la sessantaseiesima edizione dell' Eurovision Song Contest, grazie ai Maneskin, la giovanissima band rock che nel 2021 ha vinto prima a Sanremo il festival nazionale e poi a Rotterdam il festival internazionale della musica riportando in Italia, per la terza volta, la manifestazione canora.

Eurovision 2022

Maneskin

Nel 2006, in Piemonte, si è tenuta la  XX edizione dei giochi olimpici e paralimpici invernali, di sicuro sono rimaste nella mente di ogni spettatore le spettacolari cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi con in mezzo una ricca cornucopia fatta di ospitalità, buon cibo, allegria che ha accompagnato ospiti, atleti, preparatori, accompagnatori e turisti, durante tutta la permanenza insieme all'accoglienza nel villaggio olimpico, all'accuratezza di ogni aspetto della manifestazione che ha contribuito a sfatare un po' l'idea dell'Italia che è sì il Bel Paese ma un pizzico troppo superficiale e facilona nel rispetto degli impegni.

Olimpiadi Invernali 2006

Torino, dal 1861 al 1865, è stata la prima capitale d'Italia, dopo di lei sono venute Firenze e infine Roma. A Torino risiedeva la famiglia Savoia che, per un insieme di circostanze diverse, si è trovata ad essere designata come la famiglia reale che avrebbe dato vita al primo regno d'Italia.

Prima che capitale d'Italia, Torino era stata per diversi secoli la capitale del Regno di Sardegna.

Nel duomo della città, la cattedrale metropolitana di San Giovanni Battista, è custodita la reliquia religiosa che da sempre rappresenta una sfida per gli scienziati di tutto il mondo alla ricerca di prove scientifiche inoppugnabili che dimostrino al mondo intero se l'immagine in negativo impressa nel Sacro Lino sia un falso o sia assolutamente autentica. Per i fedeli non esiste dubbio alcuno che il corpo martoriato che è fotografato nella Sindone sia quello di Gesù Cristo deposto dalla croce, avvolto nel sudario e inumato nel sepolcro da dove risorgerà tre giorni dopo.

Nella città vi è anche il più antico museo dedicato alla civiltà del Nilo e il più importante museo egizio dopo quello del Cairo. Completamente restaurato, dal 2015, offre ai visitatori un panorama completo sull'antica civiltà egizia. Oltre alle mummie che rappresentano un richiamo irresistibile per le scolaresche in visita, affascina il corredo funebre dell'architetto Kha, e della moglie Merit: i sarcofagi con i corpi dei due sposi, i vasi canopi contenenti gli organi interni, il letto e altro mobilio, suppellettili varie, la parrucca in capelli autentici di Merit, una corona di fiori, i panini ripieni ancora legati con le foglie, tuniche ed indumenti intimi, le tavole per il gioco del senet.

Arredi della tomba di Kha

Cibi della tomba di Kha

Un momento magico è rappresentato dalla sala delle Statue curata dallo scenografo Dante Ferretti che permette al visitatore un'esperienza immersiva tra statue di faraoni, meravigliosa quella di Ramses II con la moglie Nefertari e il figlio della coppia, l'erede al trono, sfingi e sarcofagi dove è divertente cercare di tradurre i geroglifici che  raccontano la vita del defunto.

Erede di Ramses II

Nefertari

Ramses II

Tanti i libri dei morti, papiri interminabili con le preghiere per il defunto, e gli ushabhi chiamati a svolgere i compiti al posto del padrone nell'aldilà dove il defunto poteva accedere solo se il suo cuore era più leggero di una piuma. Riuscite ad immaginare un uomo che si presenta al giudizio divino davanti a un dio con la testa di sciacallo con la certezza assoluta di aver un cuore così puro da risultare più lieve di una piuma?

A questo punto si potrebbe pensare che visitare Torino è una cosa da fare ma qui viene il bello.

A Torino ha sede il più spettacolare museo del cinema che sia mai stato creato. Intanto la location è di per sé straordinaria: la Mole Antonelliana, dal nome del suo architetto Alessandro Antonelli, iniziata a costruire nel 1863 come sinagoga,  viene destinata, poi, ad essere la sede del museo del cinema e l'interno non è un museo ma un fantastico parco giochi dove il divertimento è assicurato a grandi e piccini. Ricostruzioni di set cinematografici, reperti storici di film che abbiamo adorato e poi le prime lanterne magiche, i primi tentativi per arrivare a proiettare immagini in movimento, ma la cosa più fantastica è  l'interattività, si può toccare ogni cosa, c'è un intero piano dedicato in cui puoi sperimentare e toccare e sorridere, disposto a rifare tutto il giro appena lo hai finito. Nel 1961, in occasioni delle celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia venne inaugurato l'ascensore panoramico che permette di salire a 85 metri di altezza per godere dello spettacolo della corona delle Alpi e del panorama della città.

Mole Antonelliana

Ricostruzione di un saloon al Museo del Cinema

Avevate preso un appunto dicendo che Torino è da visitare? Immagino che sia stato già cancellato per scrivere che visitare questa straordinaria città è obbligatorio.

 La nostra cartolina finisce dove è iniziata la storia della città che fondata attorno al III sec. a.C. dai Taurini, sui resti del loro villaggio gli ufficiali romani costruirono  prima un presidio militare e poi un castrum diventato, nel 28 a.C. una colonia  alla quale diedero il nome di Iulia Augusta Taurinorum.

Si trovano tracce di questa città antica nelle fondamenta del museo egizio, nel parco archeologico della Porta Palatina e delle mura romane, nei resti del teatro romano, nella disposizione delle strade ortogonali che ripercorrono il tracciato delle vie del  castrum con il cardo e il decumano che corrispondono alle attuali via San Tommaso e via Porta Palatina il primo e Via Garibaldi il secondo.

Teatro romano e Porte Palatine

Se avete ancora energia e gambe a sufficienza potete passeggiare sotto i 18 Km di portici che caratterizzano tutte le vie principali, visitare Palazzo Reale con l'opulenza delle sue sale, esplorare Palazzo Carignano dove nacque Vittorio Emanuele II, andare a scoprire la palazzina di caccia di Stupinigi o la straordinaria reggia di Venaria con i suoi meravigliosi giardini.

Palazzo Carignano

Se invece avete fame non c'è che l'imbarazzo della scelta: vitel tonnè e tomini conditi con salse diverse,  i famosi agnolotti del plin, i  tajarin, la bagna cauda, il bonèt, il bicierin e il gianduiotto e si potrebbe andare avanti ancora per un po' perché siamo solo ai Pie di un buonissimo Monte di piatti gustosi.

Agnolotti

Bicierin

Gianduiotti

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