Quando senti dire che l'Italia è un museo a cielo aperto ti sembra di essere dentro uno spot pubblicitario, poi, in una bella giornata di primavera, fai una passeggiata e sei proprio dentro un museo dove si alternano scorci naturali pittoreschi, ville, castelli, monumenti e chiese, allora capisci il perché dello slogan.

Un luogo che a pieno titolo rientra in questa categoria è Villa Carlotta.

La villa fu fatta costruire a Tremezzina, Como, a cavallo della fine del 1600 e l'inizio del 1700 dal marchese Giorgio II Clerici, nel 1801 fu acquistata da Gian Battista Sommariva che ne modificò gli interni per potervi esporre la sua collezione d'arte. Nel 1843 venne acquistata dalla principessa Marianna di Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia e quindi donata alla figlia Carlotta dalla quale prende il nome la villa.

Camera da letto di Carlotta

All'interno della villa è possibile ammirare numerose opere d'arte, ad iniziare da Amore e Psiche realizzata da Adamo Tadolini. Antonio Canova aveva realizzato una prima scultura di Amore e Psiche su commissione del colonnello John Cambell che, però, non fu in grado di pagarne il trasporto fino a Londra, venne acquistata, allora, da Gioacchino Murat che la portò in Francia, quando i beni di Murat finirono alla Corona francese il gruppo marmoreo entrò nelle collezioni del Louvre dove è tuttora esposto. Subito dopo un emissario dell'imperatrice Caterina di Russia convinse lo scultore a realizzare un secondo, identico gruppo marmoreo custodito ancora oggi all'Hermitage di San Pietroburgo. Canova affidò al suo allievo il calco originale in gesso dell'opera con l'indicazione di farne quante copie volesse, Tadolini ne realizzò almeno cinque ed una di queste è esposta al  piano terra di Villa Carlotta.

Amore e Psiche

 

Amore e Psiche - particolare

Altro gruppo marmoreo degno di nota è Marte e Venere di Luigi Acquisti.

Marte e Venere

Marte e Venere - particolare

Sempre di Canova troviamo lo splendido Palamede, l'eroe greco che svelò l'inganno di Ulisse di fingersi pazzo per non partecipare alla guerra di Troia. La statua che si trovava nello studio romano di Canova cadde a terra durante una piena del Tevere e fu lo stesso scultore a restaurarla.

 

Palamede

Affascinante il capolavoro di Francesco Hayez, L'ultimo bacio di Giulietta e Romeo

L'ultimo bacio di Romeo e Giulietta

Finito il giro all'interno della villa, che contiene molti altri capolavori, è possibile osservare meraviglie di diverso genere passeggiando lungo i vialetti dello splendido giardino botanico che racchiude oltre 500 specie di camelie, rododendri, azalee, agrumi e quanto altro possiate immaginare.

Anche qui bellezza e arte a profusione, colori e profumi e l'incanto del lago di Como che occhieggia tra i rami, numerose panchine sono posizionate in angoli strategici per poter godere di volta in volta del panorama del lago o della ricchezza della natura.

 

Vere o finte?

Tunnel d'agrumi

Vista del lago

Boschetto di rododendri

Camelia, la perfezione della natura

 

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