La festa di Halloween è ormai entrata a far parte anche della tradizione italiana con buona pace dei puristi che continuano a non annoverarla tra le feste canoniche.

Se, però, questa ricorrenza di matrice anglosassone è una buona scusa per assistere ad un concerto dove ascoltare della bella musica si può anche accoglierla nel calendario nostrano e domenica 30 ottobre di bella musica se ne è sentita un bel po'.

“Due note... da paura”, questo il titolo della serata musicale offerta dall'Ensemble de Saxophones di Varese presso l'auditorium del Civico Liceo Musicale “Malipiero” della cittadina lombarda.

Il programma è stato vario, divertente e perfettamente in tema con Halloween come già preannunciato dalla locandina e dalla scenografia del palco.

Gli orchestrali si sono presentati sfilando tra i leggii nel buio quasi assoluto, rigorosamente in nero a parte le cravatte in vari toni di colore dal rosso al lilla, qua e là si intravvedevano cappelli da strega, fantasmini, scheletri, zucche colorate e pipistrelli, perfino il direttore, il maestro Giuseppina Levato indossava uno svolazzante mantello da pipistrello e due saltellanti pipistrelli tra i capelli.

Le musiche non sono state da meno dell'ambientazione, brani scelti da colonne sonore di film noti, musical, sinfonie, brani rock e la “Suite for Portraits of Sax” scritta appositamente per questo ensemble da Simone Petrucci, ex allievo dello stesso liceo.

Tanti i momenti emozionanti a cominciare dal pezzo tratto dall'opera di E. Grieg, “Peer Gynt”, Nell'antro del re della montagna, che racconta la discesa sotto terra di Peer Gynt, l'incontro e immediato innamoramento con la bellissima figlia dei re dei Trolls e l'ardita richiesta del nostro eroe di prendere in sposa la fanciulla provocando la furia di tutto il popolo dei Trolls.

Altro pezzo straordinario reso con bravura incredibile è stato “Profondo rosso” di Hermann e Goblin introdotto da un frammento tratto dal film “Kill Bill” a sua volta tratto da "Twisted nerve" magistralmente fischiettato dal sax soprano di Mattia Primon e dalle voci di alcuni componenti dell'orchestra.

Divertente il primo, dolce e struggente il secondo brano entrambi tratti dal cartoon “Coco”, con musiche di Germaine Franco e Adrian Molina (Un poco loco) e di Kristin e Franco Lopez (Remember Me).

Anche il pubblico è stato coinvolto nella performance durante l'esecuzione della "Danza delle Streghe" di Gabry Ponte e de "La Famiglia Addams" di Vic Mizzy ed è stato davvero bravo ad integrarsi con l'orchestra schioccando le dita perfettamente a tempo o battendo le mani come nel brano rock degli AC/DC.

L'esecuzione di “Highway to Hell”  è stata travolgente, tutti gli orchestrali hanno indossato delle corna infuocate e un piccolo assistente ha convinto il direttore Levato ad impugnare al posto della bacchetta un forcone da diavoletto con risate assicurate, gli spettatori erano chiaramente tentati di alzarsi in piedi e cantare ad alta voce come nei concerti allo stadio.

Ugualmente trascinanti la suite del musical “Notre Dame de Paris” di Cocciante e la fantastica “Crudelia Demon” di Leven tratta dal cartoon della Disney “La carica dei 101”.

Tutti i brani sono stati adattati o arrangiati dai maestri Levato e Primon.

L'energia trasmessa durante la serata è stata davvero tanta, se l'intento dichiarato era quello di spaventare il pubblico presente è andato completamente perduto perché l'unica cosa che ha fatto davvero venire i brividi è stata la bravura dei musicisti, dai giovanissimi a quelli più anziani con virtuosismi straordinari negli assolo dei solisti e la carica inesauribile del direttore che ha trascinato la sua orchestra con entusiasmo, brio e un pizzico di monelleria.

Insomma un concerto piacevole da godere in ogni momento come ha dimostrato il più giovane spettatore, un bimbo di forse sei mesi che al primo brano è rimasto letteralmente a bocca aperta e che ha partecipato per tutto il tempo con gorgheggi che sembravano rispondere ai gesti del direttore e alla malia della musica quasi a sottolineare, ancora una volta, che la musica trova sempre il modo di parlare al cuore e ai sentimenti di ognuno di noi.

Un'unica pecca è da evidenziare e bisogna proprio dirlo: è durato troppo poco, il pubblico era più che disposto a rimanere ancora per assistere ad almeno un altro paio di brani belli come l'unico bis concesso, l'indemoniata “Danza delle streghe” di Gabry Ponte.

Se Halloween si può festeggiare anche così, allora, buon Halloween a tutti.

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