Mont Saint-Michel

...e l'arcangelo Michele mi apparve in sogno e disse: “Qui, su questo scoglio, sulla sommità del Mont Tombe costruirai una chiesa in mio onore”

Mont Saint-Michel, dalla baia con la bassa marea

Possiamo immaginare benissimo una chiesa gremita di fedeli che ascoltano, con fervore ma anche un po' impauriti, non è cosa di tutti i giorni udire la richiesta di un angelo, la predica del vescovo d'Avranches, Aubert, che con magniloquenza e infiammato dalla fede riferisce la richiesta di uno dei tre arcangeli, gli altri due sono Gabriele e Raffaele.

Interno della chiesa

Michele, dall'ebraico Mi-ka-El che significa “Chi è come Dio?” è raffigurato nell'iconografia classica come un guerriero, rivestito da un'armatura brandisce una spada con la quale trafigge un drago che rappresenta il demonio.

Statua di San Michele

Fu Michele, capo degli angeli e degli arcangeli, a guidare alla vittoria le schiere celesti contro l'esercito degli angeli ribelli capitanati da Lucifero e per questo è considerato il campione difensore di Dio contro il Maligno, protettore di spadaccini e maestri d'armi ma, come giudice di anime, anche di commercianti, farmacisti e pasticcieri oltre che della Polizia.

Sala dei Cavalieri

Era l'anno del Signore 708 dopo la nascita di Cristo e per tre volte l'Arcangelo fece la sua richiesta al vescovo che ignorò le prime due, alla terza il Santo, forse un po' spazientito, gli bruciò il cranio con un foro rotondo provocato dal tocco del suo dito.

Reliquiario per la testa  di Saint Aubert

Inutile dire che questa volta il vescovo accolse il diktat divino e il 16 ottobre 709 consacrò un primo oratorio circolare edificato sul versante occidentale della roccia, come si legge in un testo dell'inizio del IX secolo, utilizzando come modello il santuario sul Gargano in Italia dedicato a San Michele, il primo grande luogo di devozione dedicato all'arcangelo in Occidente alla fine del V secolo. Mont Saint-Michel, il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano, e la Sacra di San Michele in val di Susa sono i tre maggiori luoghi di culto dedicati all'Arcangelo in Europa.

Sacra di San Michele, Val di Susa, Piemonte 

Santuario di San Michele Arcangelo, Monte S. Angelo, Puglia.

Secondo la leggenda San Michele aveva lasciato tracce del suo passaggio sul Gargano, era logico, quindi, che i monaci di Saint-Michel vi si recassero per portare in Francia alcune testimonianze del miracolo: un pezzo del mantello di Michele e un frammento della roccia dove era rimasta impressa l'orma del suo piede, due delle oltre 240 reliquie raccolte negli anni presso il santuario francese.

Fin da subito Mont Saint-Michel fu meta di pellegrinaggio, i fedeli si recavano al monte per avere una prova della presenza del divino, per chiedere una grazia o ringraziare per un miracolo.

L'Itinerarium Bernardi monachi” è il primo resoconto del pellegrinaggio di un monaco francese tra l'866 e l'870. Dopo Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela, Mont Saint-Michel figura come il quarto grande luogo di pellegrinaggio della cristianità.

Refettorio dei monaci

Nel 966 il duca Riccardo, a seguito della scoperta delle reliquie di Saint Aubert, il cranio con il foro è conservato nella basilica di Saint-Gervais e Saint-Protais di Avranches, decise la costruzione di una grande abbazia, a 80 m sul livello del mare, affidandola ai monaci benedettini. L'imponente struttura fu completata durante il regno di Guglielmo il Conquistatore.

Sagrato o terrazza dell'Ovest

A partire dal 1025 una fitta rete stradale converge verso il santuario, i pellegrini si riconoscevano tra loro dai vestiti e da altri segni come la conchiglia che appare negli stemmi di Mont Saint Michel e Santiago de Compostela.

Collier

Il periodo di massimo splendore l'abbazia lo conobbe tra il 1154 e il 1186, con l'abate Robert de Torigni: un ricco tesoro, vasti domini sulle due coste della Manica ed un'importante biblioteca che le valse il nome di Città dei libri.

Copia della corona di San Michele, l'originale fu trafugato nel 1906

Una folla di pellegrini giungeva all'abbazia da tutta Europa e, domenica 23 novembre 1158, Enrico il Plantageneto, re d'Inghilterra e duca di Normandia con il cugino Luigi VII, re di Francia, si ritrovarono al Monte per suggellare, ai piedi dell'Arcangelo, la pace tra i loro due regni.

Scorcio dell'abbazia e della baia

La storia dell'isolotto inizia, però, molto prima, quando ancora la foresta di Scissy non era invasa dal mare due tribù celtiche utilizzavano la roccia per i culti druidici. Intorno al IV secolo a metà altezza del monte fu costruito un oratorio dedicato a Santo Stefano. Durante la guerra dei cent'anni l'abbazia fu fortificata con una nuova cinta muraria che comprendeva anche la cittadina sorta ai suoi piedi. Nel 1423 gli inglesi assediarono il monte rimasto fedele al re di Francia, per ben undici anni la fortezza resistette agli assalti nemici che si ritirarono nel 1434. Dopo la rivoluzione francese gli ultimi monaci furono cacciati dall'abbazia che divenne una prigione fino al 1863.

Dal 1979 fa parte del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.

Insomma una storia lunga in bilico sempre tra magnificenza ed abbandono conservando però tutto il suo fascino che in passato attirava migliaia di fedeli e che oggi attrae migliaia di turisti da tutto il mondo rendendolo uno dei luoghi più visitati della Francia.

Scorcio della chiesa con la guglia dell'Angelo

Oltre all'incredibile storia dell'abbazia ciò che rende unico il sito è il fatto che Mont Saint-Michel è un isolotto situato presso la costa settentrionale della Francia, in Normandia, nel Canale della Manica, l'ampiezza delle maree con un dislivello di 14 metri l'hanno reso accessibile o al massino dell'alta marea via mare o con il minimo della bassa marea via terra; oggi è possibile raggiungerlo grazie alla passerella che lo collega alla terra ferma.

Passerella

Quando si arriva in vista del Mont si rimane incantati, le mura che circondano il borgo, le rocce, la chiesa che svetta in alto sembrano un blocco unico che si innalza sul mare. L'emozione è grande sia che si arrivi con la bassa marea quindi è possibile passeggiare sul fondo della baia avendo così una visione più ampia della struttura del complesso con le possenti mura e i bastioni che lo circondano sia con l'alta marea che fa sembrare l'intera isola fluttuante in un sogno.

https://it.normandie-tourisme.fr/da-non-perdere/le-mont-saint-michel/

Più ci si avvicina al borgo e si inizia la salita per arrivare all'abbazia più l'impressione è quella di fare un salto indietro nel tempo, a 1000 anni fa, in pieno Medio Evo.

Grand Rue

Tutto parla di quel periodo, le insegne delle decine di negozi di souvenirs, le stradine strette, il mormorio della folla in un intreccio di lingue diverse e, ad ogni svolta della strada, il richiamo della statua di Saint-Michel sulla guglia più alta della chiesa che si intravvede tra i contrafforti del gotico flamboyant della costruzione.

Corridoio aereo

Scorci di Mont Saint-Michel

Bisogna salire per ben 350 gradini per raggiungere la chiesa e l'affaccio sul sagrato o terrazza dell'Ovest da dove lo sguardo spazia sull'intera baia.

Chiesa di Saint-Michel

Tutta la costruzione è come un gioco ad incastri, dalle cripte alle varie sale dove si susseguono stili diversi, parti ricostruite a causa di incendi e crolli o nuove costruzioni innestate su quelle più antiche per sopperire al bisogno di spazi più ampi.

Interno della chiesa

Interno della chiesa

Il Chiostro rappresenta un angolo sereno, i tanti turisti vi entrano in punta di piedi e si lasciano incantare dalla vista sulla baia, dalla scorcio della chiesa o dalla selva di colonne che sottili e aggraziate si rincorrono intorno all'aiuola centrale.

Chiostro

La chiesa nella cornice del chiostro

Tra i tanti capolavori nella chiesa fanno bella mostra di sé i bassorilievi rappresentanti i quattro evangelisti che risalgono al 1546 e provengono dal vecchio coro, raffigurano San Marco con il leone, San Giovanni con l'aquila, San Luca con il bue e San Matteo con un angelo, gli attributi che nell'iconografia sacra permettevano di identificarli con sicurezza.

Bassorilievi degli Evangelisti

Nella cripta dei 4 pilastri è possibile ammirare la struttura possente della costruzione.

I quattro pilastri

Potenti argani che danno l'idea di essere ancora perfettamente funzionanti venivano utilizzati per aprire e chiudere le porte d'accesso alla cittadella o per trasportare le merci necessarie al fabbisogno degli abitanti.

Parete a strapiombo

Argano

Dopo aver effettuato la visita della chiesa abbaziale, delle cripte e delle sale ci si avvia all'uscita percorrendo la scalinata nord-sud, lentamente, riluttanti a lasciare il sito, fermandosi per nuove foto ad ogni scorcio del paesaggio.

Escalier Nord-Sud

Un passo alla volta si torna da un fantastico viaggio nel passato con la mente piena di arte, storia e natura soddisfatti della giornata ma con il desiderio che aumenta sempre di più, mentre ci si allontana, di tornare ancora a visitare il Monte che da mille e più anni accoglie pellegrini e turisti con il fascino magico dei luoghi senza tempo.

Scorcio del borgo

Claude Debussy amava molto Mont Saint-Michel che gli ispirò uno dei suoi preludi più importanti “La Cattedrale sommersa” basata sulla leggenda bretone di Ys.

Anche il cinema ha utilizzato l'isolotto come set e lo troviamo anche nell'ambientazione del videogioco Assassin's Creed.

Direi che non sussistono dubbi sul perché di tali scelte.

Mont Saint-Michel

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